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La classifica del sole 24 ore sulla qualità della vita

Pubblicato da quadrifoglio on 18 dicembre 2016
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La classifica del sole 24 ore sulla qualità della vita: AOSTA LA MIGLIORE, E ROMA…

Aosta la città dove si vive meglio, a seguire, nel podio, Milano e Trento. Qualità della vita peggiore a Vibo Valentia, in base alla classifica stilata da oltre 25 anni dal Sole 24 ore. L’indagine, anche per il 2016, mette a confronto le province italiane su un’ampia serie di indicatori suddivisi in sei settori d’indagine, sempre più dettagliati.

Ed anche quest’anno, nel 2016, per la terza volta in 27 anni di indagine Aosta è la migliore, in base a fattori di eccellenza come economia, demografia e all’ordine pubblico in base alla classifica stilata annualmente dal sole 24 ore. Seguono, Milano, Trento, Belluno, Sondrio. Nella parte opposta della graduatoria, l’ultimo posto è occupato da Vibo Valentia, a salire Reggio Calabria, Caserta, Napoli e Crotone.

Guardando alle province oltre il milione di abitanti, Firenze e Bologna si piazzano nella top ten, Roma al 13° posto, spinta dal valore del patrimonio immobiliare e dai flussi turistici legati al Giubileo e Torino al 35°. Le grandi del Sud si piazzano in basso: Bari al 85° posto, Catania al 94°, Palermo al 99° e Napoli al 107°.

Vi riportiamo qui di seguito l’articolo e la classifica integrale e dettagliata, con le tabelle dei vari indicatori che sono stati presi in esame per stilare la classifica finale, così come calcolato dal sole 24 ore, in una delle più efficaci e spesso rispondenti al vero) classifiche sullo stato dell’arte del “benessere” delle città del Belpaese:

Tra i criteri principali che da oltre vent’anno contribuiscono a stilare questa prestigiosa classifica “cittadina” vi sono, nel dettaglio: Affari, lavoro e innovazione; Reddito, risparmi e consumi; Ambiente, servizi e welfare; Demografia, famiglia, integrazione; Giustizia, sicurezza, reati; Cultura, tempo libero e partecipazione. Questi sono e restano i primi ed i “sempre presenti” tra i valori guida, ma non gli unici, stante le critiche che “campanilisticamente” parlando, ogni anno queste classifiche ricevono, il sole 24 ore ha pensato di aggiungerne sempre di ulteriori.

In ogni edizione della classifica si va ampliare il ventaglio delle voci, in quanto ad esempio, in questa edizione vi sono indicatori più stringenti volti a rendere maggiormente reale il quadro conclusivo della vivibilità sul territorio, una maggiore attenzione alle esigenze e ai problemi più attuali della collettività: il valore della casa, il lavoro per i giovani, la capacità di innovazione, l’integrazione degli stranieri, l’offerta di welfare, la partecipazione civile. Le sei aree hanno così acquisito una denominazione più inclusiva e i parametri da 36 sono saliti a 42.

Resta ampio il divario tra Nord e Sud Italia, quello tra le province di maggiori dimensioni frenate dai nodi sicurezza e ambiente nel loro slancio in avanti, e spiccano le realtà medie o piccole – spesso beneficiate dall’autonomia – in evidenza come modelli di vivibilità.

Di seguito il link completo all’articolo originale del sole 24 ore sullo stato dell’arte del welfare cittadino della città del Belpaese.

Giovanni Crocé dicembre 2016