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I costi per l’acquisto di una seconda casa: le spese da tenere a mente

Pubblicato da quadrifoglio on 23 dicembre 2016
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I costi per l’acquisto di una seconda casa: le spese da tenere a mente

Molti sognano di avere una seconda casa al mare o in montagna dove trascorrere le vacanze, ma per risparmiare al meglio quanto guadagnato è bene sapere alcune spese, alcune note, altre meno, che costituiscono i costi con cui bisogna sempre confrontarsi al momento di acquistare la seconda casa dei vostri desideri. Noi di Quadrifoglio immobiliare li abbiamo riassunti per voi, per tenerle sempre a mente.

Il mutuo innanzitutto: si tratta da sempre di uno dei costi principali ed immediati se non si paga tutto e subito: in tal caso andranno pagati alla banca interessi leggermente più alti rispetto a quelli per l’acquisto della prima casa; inoltre, se avete già un mutuo prima casa aperto è più difficile ottenere un secondo prestito. Indicativamente potete tenere presente che la banca eroga il mutuo solo se la rata del prestito è inferiore a un terzo del vostro stipendio mensile, al netto delle rate che state già pagando per altri finanziamenti. Da non dimenticare che, come per la prima casa, sono da considerare anche le spese di accensione del mutuo: la polizza incendio e scoppio, la polizza vita, la perizia bancaria e gli interessi di preammortamento tecnico.

L’agenzia immobiliare: I costi dell’intermediario per l’acquisto della casa, solitamente un’agenzia immobiliare, oscilla tra il 2% e il 4% indipendentemente se state acquistando la prima o la seconda casa. Siete liberi di scegliere sia un’agenzia sul luogo di acquisto che la vostra agenzia di fiducia, in quest’ultimo caso assicuratevi che il vostro intermediario tratti immobili anche nella zona dove vorreste comprare la seconda casa. Ricordatevi di selezionare con cura l’agenzia prima dell’acquisto, leggere attentamente la proposta di acquisto prima di firmarla e riconsegnarla e non avere fretta di concludere l’affare ma pretendere tutte le certificazioni del caso. L’aiuto di un tecnico è prezioso per la verifica della documentazione di conformità dell’immobile.

Il notaio: ecco un altro dei costi irrinunciabili: La parcella notarile da corrispondere al momento del rogito sarà di norma leggermente più alta rispetto a quella per l’acquisto della prima casa: ricordatevi però che le tariffe professionali sono state abrogate per cui potrete richiedete un paio di preventivi prima di scegliere il notaio per voi più conveniente.

Le imposte al rogito: La differenza tra i costi è più evidente e avere una seconda casa costa di più in quanto anche l’imposta di registro è nettamente più alta: per la seconda casa l’imposta di registro è al 9%, anziché al 2% come per la prima casa, mentre le tasse ipotecarie e catastali sono invariate rispetto a quelle prima casa e pari a 50 € ciascuna. Se però il venditore è un’impresa che ha ultimato i lavori di costruzione o ristrutturazione dell’immobile che acquistate da meno di 5 anni, è obbligatorio pagare l’IVA al posto dell’imposta di registro. Per l’acquisto della seconda casa è prevista l’IVA piena al 10%, anziché agevolata al 4%, mentre se la vostra seconda casa è classificata di lusso, l’IVA salirà al 22%. Le imposte catastali ed ipotecarie da versare al rogito sono pari a 200 € ciascuna, come per la prima casa. 5. La relazione tecnica notarile. Come per la prima casa, la maggioranza dei notai richiede, prima della stipula dell’atto, la relazione di un tecnico che effettui le visure catastali, elenchi le pratiche edilizie relative alla casa e l’eventuale condono edilizio presentato. Dalle visure catastali potete capire se la vostra seconda casa è considerata ordinaria o di lusso: se nella visura l’abitazione è classificata nelle categorie A1, A8, A9 è un bene di lusso. La parcella del tecnico che redige la relazione, di qualche centinaia di euro, è di solito sempre parte dei costi a carico di chi acquista.

Le tasse dopo l’acquisto: ebbene sì, le principali tasse da pagare per il mantenimento della vostra seconda casa sono l’IMU, ex tassa di proprietà, la TASI, tassa sui servizi indivisibili, la TARI, tassa sui rifiuti. Con la Legge di Stabilità 2016 sono state fissate le aliquote base di queste imposte per le seconde case dando ampia possibilità ai Comuni di variare la pressione fiscale. Ad esempio l’aliquota base IMU è 0,76%, con la possibilità per i Comuni di variarla tra 0,46% e 1,06%. Attenzione quindi che a seconda della località in cui si trova la casa che vi piace potrebbe essere più o meno costoso il pagamento delle tasse municipali. In conclusione, nel budget per l’acquisto della seconda casa dovete considerare, oltre al prezzo ed al mutuo, una serie di spese con un valore compreso tra 10% ed il 12% del valore dell’abitazione. Per evitare costi aggiuntivi dopo l’acquisto è bene ricordare al venditore che deve fornirvi il Certificato di Abitabilità e l’Attestato di Prestazione Energetica (cosiddetto APE) e non dimenticare di considerare eventuali costi di ristrutturazione.

Giovanni Crocè dicembre 2016.