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Furti in casa: ecco quando l’assicurazione paga e quando no

Pubblicato da quadrifoglio on 23 luglio 2019
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Quanto costa e cosa copre un’assicurazione contro i furti in casa? Ecco qualche chiarimento utile in tema di esclusioni, franchigie, clausole e massimali previste dai contratti. Andiamo dunque a scoprire nel dettaglio quando l’assicurazione paga e quando no e perché, caso per caso.

La casa, bene primario, frutto di sacrifici e anni di risparmi, val bene una assicurazione contro furti. Ma prima di stipulare un’assicurazione contro i furti in casa, però, bisognerebbe analizzare tutti i dettagli e i casi in cui non è previsto il rimborso, ed è quello che faremo in questo articolo.

Le polizze contro il furto vengono proposte come garanzie accessorie all’interno di pacchetti assicurativi multi rischio dedicati alla casa e rimborsano l’assicurato in caso di furto in appartamento, sia in relazione ai beni sottratti, sia per gli eventuali danni causati dai ladri.

Sono invece esclusi dalla copertura, e richiedono una garanzia a parte, i gioielli e i preziosi, mentre in alcuni casi sono richieste coperture supplementari se si vogliono assicurare opere d’arte e di antiquariato. Il costo di una polizza casa contro i furti, secondo le simulazioni realizzate da Facile.it, varia tra 2 e 8 euro al mese (con un massimale di 5.000 euro), mentre per la garanzia accessoria che tutela i gioielli e i preziosi, il costo è compreso tra 1 e 3 euro al mese (con un massimale di 2.000 euro)

Quando si stipula una polizza è fondamentale inserire un massimale che sia in linea con l’effettivo valore dei beni da assicurare; una sovrastima rischierebbe solo di far lievitare inutilmente il costo del premio mensile mentre, viceversa, una sottostima potrebbe tradursi in un rimborso non sufficiente a coprire tutti i danni subiti.

Molte compagnie richiedono che la casa abbia determinate caratteristiche. Ad esempio, che ci siano pareti esterne e coperture costruite in materiali incombustibili e/o in legno e, nel caso in cui il tetto sia alto meno di 4 metri, dovrà essere realizzato in cemento o laterizio armato, mentre eventuali lucernari dovranno essere fissi o protetti con inferriate.

Se invece l’appartamento è situato ai piani bassi, le aperture poste a meno di 4 metri dal suolo dovranno essere equipaggiate con mezzi di chiusura e di difesa idonei. In sostanza, non basta avere dei buoni infissi, dovranno avere specifiche caratteristiche costruttive ed essere dotati di una serratura accessibile solo dall’interno o, in alternativa, protetti da inferriate fissate nel muro.

Questo perché, in caso di furto, se l’assicurazione dovesse scoprire che i sistemi di protezione erano assenti o non in linea con i requisiti tecnici, la compagnia potrebbe diminuire o, addirittura, non riconoscere il rimborso. Attenzione anche all’impianto di allarme; se installato, potrebbe dare diritto a ricevere uno sconto sul premio mensile ma se dimenticate di attivarlo, in caso di furto l’assicurazione potrebbe ridurre l’entità del risarcimento.

In assoluto, la compagnia rimborsa gli oggetti rubati quando sono presenti segni di effrazione. Se il reato viene agevolato dall’assicurato, o dai suoi familiari, con dolo o colpa grave, la polizza potrebbe non essere valida o riconoscere un risarcimento parziale. Attenzione quindi a non partire per le vacanze dimenticando la porta aperta.

Se si perdono le chiavi di casa, è fondamentale sporgere denuncia immediatamente e cambiare quanto prima la serratura perché l’assicurazione potrebbe essere valida solo per un periodo limitato di tempo.

La presenza di segni di scasso è inoltre fondamentale quando si parla delle polizze specifiche per i gioielli e i preziosi; per questo genere di beni la copertura è valida solo se sono custoditi in cassaforte e solo se questa presenta segni di scasso; in caso contrario, la polizza non rimborsa. Evitate quindi di tenere i gioielli di famiglia nel comodino o, peggio, di lasciare la combinazione di fianco alla cassaforte.

Generalmente queste assicurazioni contro i furti in casa sono valide solo se a svaligiare l’appartamento è un soggetto terzo. Se il ladro è un familiare o una persona legata da un vincolo di parentela fino al 3° grado, la compagnia non rimborsa. Sono esclusi dalla copertura anche i furti commessi da persone terze che abitano con l’assicurato.

Se invece a commettere il reato è un domestico, almeno al danno materiale penserà l’assicurazione, a patto che il collaboratore fosse regolarmente assunto, perché, in caso contrario, la polizza non è valida.

Stesso discorso anche se il ladro riesce a farsi aprire con l’inganno ed entra nell’appartamento senza effrazione per poi svaligiarlo. Alcune polizze tutelano anche da questa tipologia di reato, ma solo se la truffa è ai danni di over 65. In questo caso, la polizza coprirà i beni sottratti e i danni fatti all’abitazione.

Nel caso in cui il furto avvenga in presenza del proprietario, l’assicurazione rimborsa solo una parte di quanto dovuto, applicando uno scoperto che, generalmente, è pari al 25%. Se invece il ladro si introduce in casa, anche in presenza dei proprietari, forzando i sistemi di protezione e chiusura, allora il rimborso sarà completo.

L’assicurazione contro i furti in casa è valida generalmente per l’abitazione principale, anche se in molti casi la copertura non rimborsa se l’immobile resta disabitato per un lungo periodo di tempo, variabile tra i 45 e i 60 giorni consecutivi. Alcune compagnie consentono di assicurare anche una dimora saltuaria, ma in questo caso è importante fare attenzione alle clausole perché la copertura potrebbe tutelare il contraente solo durante il periodo di soggiorno e, in caso di furto, rimborsare solo parte del danno.

Giovanni Crocè, luglio 2019