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Il comodato d’uso: di cosa si tratta e come applicarlo

Pubblicato da quadrifoglio on 27 luglio 2019
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Il comodato d’uso sempre più in voga per permettere a coppie giovani di vivere in una casa gratuitamente e noi di quadrifoglio immobiliare ve lo andiamo a spiegare passo passo per capire cosa è e come applicarlo al caso concreto, distinguendolo dalla locazione e dalla compravendita.

Il comodato d’uso è un contratto ad effetti obbligatori, con cui un soggetto, il proprietario dell’immobile, concede a un altro soggetto, il comodatario, il godimento dell’immobile. Si può trattare di una casa, ma si può trattare anche di un negozio e di qualsiasi altro immobile. La caratteristica principale è la gratuità.

Vi sono dunque fondamentali differenze tra comodato, locazione e compravendita: a differenza della locazione – non è previsto il pagamento di nessun canone”, mentre la differenza principale rispetto alla compravendità, si tratta della classica differenza che esiste tra un contratto obbligatorio e un contratto traslativo. In altri termini nel contratto obbligatorio, come nella locazione, il proprietario non perde la proprietà dell’immobile, ma solo il godimento. Mentre nel contratto di compravendita viene traslata la proprietà dell’immobile”.

Il comodato d’uso può essere anche redatto in forma verbale: nonostante il contratto di comodato abbia un oggetto un bene immobile è possibile anche la stipula in forma verbale, ma la legge prevede l’alternativa della forma scritta. Non è richiesta la forma notarile perché non è un contratto che è soggetto a pubblicità nei registri notarili”.

Una volta redatto il contratto di comodato in forma scritta, si dovrà per forza sottoporlo a registrazione, con il pagamento dell’imposta fissa di registro e l’imposta di bollo. Non si sa con esattezza chi sia tenuto a pagare le imposte, si presume che sia il comodatario però nulla impedisce di giungere a un diverso accordo”.

Il contratto di comodato d’uso dal 2016 in avanti gode di un’agevolazione per chi concede in comodato d’uso una propria abitazione a favore di figli e discendenti in linea retta. In questo caso il legislatore ha previsto uno sconto nel pagamento di Imu e la Tasi per le case concesse in comodato d’uso. Per usufruire dell’agevolazione è necessario che il contratto di comodato sia stato legalmente registrato.

Giovanni Crocè, luglio 2019