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I 20 errori da non fare per acquistare casa completamente soddisfatti

Pubblicato da quadrifoglio on 31 gennaio 2018
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Acquistare casa è una delle decisioni più importanti e spesso rappresenta il principale investimento nella vita della maggior parte degli italiani e, a nostro modo di vedere, un passo anche emotivamente molto delicato ed importante per cui bisogna essere completamente soddisfatti ed esenti da errori. Vi indichiamo di seguito nell’articolo quelli che secondo noi sono i più comuni e frequenti, per permettervi di evitarli ed essere tutelati dal punto di vista tanto economico quanto burocratico ed emozionale

Il mercato immobiliare è in buona ripresa, e questo può senza dubbio invogliare a comprare casa.

Dati statistici indicano che le case vengono acquistate maggiormente, con o senza mutuo che nella fattispecie le banche hanno ricominciato ad erogare con più facilità rispetto agli ultimi 7-10 anni. Questo unito a tassi ai minimi storici, può rendere rendere  il momento e l’atto di acquistare casa, già di per sé delicato, molto più favorevole sia economicamente che emotivamente. A patto di non commettere alcuni errori che nella compravendita potrebbero rendere il tutto molto più difficoltoso o addirittura dannoso per l’acquirente.  Acquistare una casa è spesso l’investimento più oneroso e cardine della propria vita per la stragrande maggioranza delle persone ed è per questo che di seguito vi indichiamo i 20 errori più comuni da NON commettere per vivere sereni questo importante momento:

  1. In genere non si fanno bene i conti. In Italia, secondo vari studi internazionali, non abbiamo cultura finanziaria adeguata all’importanza dell’investimento. L’acquisto di una casa è l’investimento più grande per molti italiani, eppure non abbiamo preparazione finanziaria adeguata per affrontarla. Calcolare bene le proprie finanze ed accrescere il proprio bagaglio informativo finanziario e conoscere bene il mercato è basilare ancor prima di vedere la prima casa, per arrivare preparati allorché si trovi la casa dei propri sogni
  2. Molti dimenticano che al prezzo dell’immobile bisogna aggiungere circa un 10% per le spese. Oltre all’iva (se la casa è nuova) o l’imposta di registro (se la casa è di seconda mano) ci sono le imposte catastali. Senza dimenticare l’eventuale caparra, che, sebbene si recuperi (non scendiamo qui nei problemi che si creano quando non si recupera), è pur sempre un esborso non di poco conto. E anche l’esborso per le spese notarili e di registrazione contrattuale, seppur variabili, vanno calcolate.
  3. Non si fanno i conti sul mutuo, che comporta anche spese e imposte. L’imposta ipotecaria vale in genere il 2% dell’importo del mutuo, senza dimenticare che molte banche vogliono un’assicurazione sul mutuo, che serve per cautelarsi contro i rischi come la perdita del posto di lavoro o il decesso del contraente. È utile, ma costa, e non poco e questa spesso è causa di nullità dell’acquisto a causa della non erogazione del mutuo.
  4. Imposte e spese extra. L’acquirente dimentica che essere proprietari di una casa significa pagare delle spese condominiali tutti i mesi ed altri extra che possono far lievitare notevolmente il prezzo. Le case hanno bisogno di manutenzione, per non parlare delle spese comuni (facciata, antenna, ascensore, spazi comuni, garage, etc.). Nel caso poi di una casa indipendente le spese sono ancora più elevate.
  5. Soldi per mobili e imprevisti. Quando si fa un bilancio preventivo, non si aggiungono le spese per i mobili e non si calcola un fondo extra per gli imprevisti che non hanno direttamente a che vedere con la casa, ma che possono mandare in crisi un bilancio familiare (come la rottura della macchina due mesi dopo aver comprato casa, un infortunio o una malattia che impedisca per molti mesi di andare a lavorare senza tutele assicurative)
  6. Non richiedere un rapporto sulla tassazione dell’immobile. Il 99% delle persone che compra casa non si informa in anticipo sulle tasse da pagare.
  7. Non fare i conti con l’Euribor nei casi di un’ipoteca a tasso variabile. Se l’Euribor è ai minimi, bisogna farsi i conti anche per quando sarà ai massimi, considerando anche variabili fluttuanti.
  8. Chiedere un mutuo con lunghe scadenze. Oltre i 25 anni non conviene comprare: calcolando tutti gli interessi la casa diventa troppo cara.
  9. Fare debiti al di sopra del 30% delle proprie entrate. La Banca d’Italia consiglia che la quota del mutuo, sommata al resto dei debiti (la rata della macchina, carta di credito, prestiti personali) non sfori il 35-40% del reddito dei titolari del mutuo.
  10. Chiedere garanzie a genitori, amici o parenti. Chi decide di comprare una casa dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Se la situazione si complica trascinerai altre persone nei tuoi problemi. Se in questo momento non puoi permetterti la casa, non comprartela.
  11. Spesso chi compra perde il senso di cosa significa caro o economico. Bisogna cercare informazioni statistiche e confrontare i prezzi di mercato. Si possono reperire informazioni in molti modi, dall’agenzia del territorio ai rapporti della banca d’Italia, ma anche attraverso i portali immobiliari.
  12. Molti comprano casa pensando che i prezzi aumentino sempre. Le ultime esperienze ci hanno insegnato che le case non aumentano sempre di valore, ma sembra che non tutti lo vogliano capire.
  13. Non dare ascolto alle agenzie. In questo momento si può risparmiare attraverso un’agenzia. Negoziare si può e gli agenti lo sanno bene. Per questo possono avere più margine nel far scendere il prezzo e convincere il venditore a sconti sostanziosi.
  14. Non negoziare il prezzo fino in fondo. Molti potenziali acquirenti scartano alcuni immobili perché pensano di non poter trattare sul prezzo. Prepararsi a contrattare e avere sempre a disposizione una controfferta, ma sempre dopo essersi fatti i conti. Un’altro errore è quello di accettare un prezzo a metà trattatvia per paura di perdere la casa. Se il vostro budget sono 180mila euro, per esempio, non vi muovete da lì. Se non bastano, non è la casa per voi.
  15. Lasciarsi trasportare a livello emotivo. A volte comprare casa è una decisione più emotiva che razionale e l’acquisto risulta poi sbagliato. Se vi sentite stanchi o demotivati dopo mesi di ricerca, sarà più facile decidere male.
  16. Pensare che i prezzi non scenderanno e quindi precipitarsi. Non ci sono ancora dati evidenti che parlino di una ripresa dei prezzi generalizzata, ma solo alcuni dati parziali che confermano che certe zone hanno tenuto. Se il centro di Milano o Roma sono aumentati, non è detto che succeda lo stesso in periferia.
  17. Speculare sulla casa. La casa dev’essere un bene d’uso. Se la compriamo per viverci è un problema relativo, dato che, per lo meno, risolve il problema dell’abitazione. Ma se la compriamo per speculare e poi le cose vanno male avremo distrutto le nostre finanze per molti anni.
  18. Non considerare se vale la pena vivere in affitto. In Italia la cultura della proprietà è molto radicata. Vivere in affitto è invece un’opzione che molti neppure considerano. Fatevi i conti e pensate alle possibilità che dà l’affitto, come una maggiore facilità nel cambiar lavoro e cambiare città. Se la differenza economica tra la proprietà e l’affitto è importante, con i risparmi ci si può fare un fondo pensione.
  19. Comprare una casa non è come comprare una telefonino o un’auto. È una decisione che può avere delle ricadute sui prossimi trenta anni, un lasso di tempo in cui può succedere di tutto: nascite, morti, divorzi, opportunità di lavoro in altri stati o in altre città.
  20. Non consultare il notaio prima della firma di atti importanti come proposte di acquisto e preliminari di vendita. Per esempio, non tutti sanno che i beni provenienti da donazione sono soggetti all’azione di revoca da parte di eventuali eredi defraudati dei loro diritti. Per questo motivo molte banche non concedono un mutuo per l’acquisto di un immobile proveniente da donazione. In questo come in altri casi il parere di un esperto può prevenire da eventuali brutte sorprese.

Giovanni Crocè, Gennaio 2018